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Torto marcio di Alessandro Robecchi

Leggo pochi libri gialli, questo l’ho comprato perché convinto dalle parole di Corrado Augias nella trasmissione “ Quante storie ”.  Torto marcio è un giallo ma anche no. Ambientato a Milano tra San Siro e via Manzoni, tra i quartieri di lusso e le case popolari occupate dai poveri, dagli africani, dai malviventi. Il sovrintendente Carella e il vice Ghezzi (personaggi familiari per chi ha già letto altri libri di Robecchi ) devono risolvere alcuni casi di omicidi, tre uomini, ricchi, il proprietario di una catena di macellerie di lusso, un architetto e un uomo dell'alta finanza; non hanno nulla in comune se non il fatto di essere stati trovati morti con un sasso bianco e liscio poggiato sul petto.  Carlo Monterossi (il protagonista di tutti i gialli di Robecchi ) autore televisivo della trasmissione trash Crazy Love, che non sopporta più, condotta da Flora De Pisis , che l'ha trasformata passando dalle lacrime d’amore a quelle per i morti ammazzati. Monterossi ...

Il gaucho insopportabile di Roberto Bolaño

Quando viene pubblicato un libro postumo c’è sempre il sospetto che sia solo una trovata editoriale per guadagnarci su e che l’opera in sé sia solo un’accozzaglia di scritti messi insieme alla bell'e meglio. Ho letto, quindi, qualche recensione prima di acquistare il libro, erano tutte positive ma confesso di aver serbato qualche dubbio fin quando non ho avuto il libro tra le mani e ho iniziato a leggerlo. Un libro magico. Capita più spesso, ho letto da qualche parte, di leggere tra le righe di un testo, soffermandosi solo su alcune parole, credo che in inglese si dica skin reading, capita anche a me; quando il testo è ampolloso ripetitivo. Alcune volte, invece, mi soffermo sulle parole; leggo una frase, ritorno all'inizio del periodo, leggo e rileggo lentamente. Ecco, quando capita è perché mi trovo tra le mani un libro in cui l’autore ha cesellato ogni parola e ogni parola merita di essere letta con attenzione, con il tempo dovuto. Quando raramente ho la fortuna di...

Purity di Jonathan Franzen

Il libro è suddiviso in sette capitoli, interessante è il parallelo tra il regime socialista e quello digitale, tra i dossier della Stasi e quello della rete che mi ha fatto pensare all’ultimo libro di Renato Curcio , L'egemonia digitale e in particolare al passo in cui Curcio dice: “ Nel Grande imprigionamento digitale – a differenza dei totalitarismi che hanno afflitto il secolo passato – sono i nostri “dati” e i nostri “profili” che vengono rastrellati, deportati e internati mentre i nostri corpi vengono lasciati “liberi” di imbrigliarsi ulteriormente nella Rete affinché possano contribuire incessantemente a produrre gratuitamente ulteriori aggiornamenti. ” I personaggi sono complessi, ci sono intrecci erotici e soprattutto cerebrali, ognuno dei personaggi cerca di fare i conti con il passato, alcuni lo vorrebbero eliminare, altri metterlo in luce , tutti sono divorati dal senso di colpa e tutti hanno dei segreti e i segreti cosa sono se non il segno distintivo, la c...

Scherzetto di Domenico Starnone

Daniele Mallarico, noto illustratore di settantacinque anni ormai in declino, è costretto a trasferirsi per un fine settimana da Milano a Napoli  nella sua casa di infanzia, ora di proprietà della figlia, per accudire il piccolo nipote di quattro anni. I genitori, due matematici, devono partecipare a un convegno a Cagliari. Daniele sta lavorando alle tavole che dovranno illustrare un racconto di Henry James , The jolly corner , la storia di un uomo che torna nella sua vecchia casa di New York, lì trova un fantasma che somiglia a quello che sarebbe potuto diventare se non fosse partito. In quei giorni Daniele, per la prima volta, si confronta con il piccolo nipote, due perfetti sconosciuti: un io in declino, contro un io in potenza. Il nonno ha l’occasione di fare i conti con se stesso. Camminando tra la casa, affiorano vecchi fantasmi (ricalco narrativo del racconto che dovrà illustrare); l’adolescente ribelle e violento - un riflesso dell’ambiente in cui era nato - è d...

Elisabeth è scomparsa di Emma Healey

Due donne anziane, una pazza, l’altra affetta da Alzheimer (?). Nessuno le ascolta e chi lo fa non dà credito alle loro parole, eppure conoscono la verità. Maud Horsham è una donna di ottantadue anni, vedova, vive da sola. La figlia Helen e due assistenti domiciliari si alternano per dare una mano alla signora Horsham . Anche se in condizioni fisiche perfette, Maud ha una forma di demenza senile, pian piano dimentica i nomi delle persone, non riesce a dare un significato agli oggetti, confonde il passato con il presente. Ha un pensiero fisso, l’unica ancora con la realtà, ritrovare Elisabeth , la sua migliore amica. " Elizabeth è scomparsa !" è scritto sui fogli che Maud si ritrova nelle tasche. Ma chi è scomparsa è davvero Elisabeth? La pazza ha perso tutto, la figlia investita da un autobus, abbandonata dal marito, la casa sotto i bombardamenti della seconda guerra mondiale, e infine testa. Settant’anni prima la sorella della signora Horsham è svanit...

I libri più belli che ho letto nel 2016

Eccomi. Anche quest'anno fra le tante liste di libri che vi propongono ovunque, c'è anche la mia. E anche quest'anno nessun filo logico che lega un libro all'altro (perché ci dovrebbe essere?) se non la bellezza della parola scritta.  Ci sono libri sull'amicizia; un racconto in cui c'è un Re, una barca e un'isola che non c'è; un libro da  leggere per comprendere l’Islam; una storia sulla quotidianità di una persona che sta per lasciare la vita e la sua famiglia; e poi ancora una storia d'amore inedita, sorprendente; un libro che è un ’analisi schietta, originale, scrupolosa, obiettiva e critica della situazione politica del Novecento, del PCI della sinistra occidentale, che ci permette di comprendere le dinamiche politiche, sociali e la trasformazione della città di Catanzaro, della Calabria e del Paese; la storia della scoperta del bosone di  Higgs ;   c'è Murakami ;  un' indagine sociologica sul lavoro ai tempi dell'egemonia digital...