Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da giugno, 2015

Bartleby, lo scrivano di Herman Melville

Un piccolo racconto, meraviglioso. Pubblicato anonimo nel 1853.  Un avvocato ha nel suo studio di Wall street due dipendenti che svolgono la mansione di scrivani, Tacchino (Turkey), un inglese basso e asmatico di sessant’anni, è un lavoratore instancabile al mattino ma dopo mezzogiorno il suo viso si accende come la grata del caminetto a Natale, da quel momento le sue capacità professionali vanno compromettendosi, si affaccenda e diviene arruffone e pasticcione. Pince-nez (Nippers), un ragazzo di venticinque anni, irritabile al mattino mentre nel pomeriggio   è relativamente tranquillo. E poi c’è Zenzero un ragazzotto di dodici anni tuttofare. A causa della nomina all'Alta Corte di Equità, l’avvocato decide di assumere un nuovo scrivano. “In risposta a un annuncio, una bella mattina, si parò immobile sulla soglia del mio ufficio un giovane – la porta infatti era aperta, perché era estate. Rivedo ancora quella figura: pallidamente linda, penosamente decorosa, irrimedi

Il caso Piegari. Attualità di una vecchia sconfitta di Ermanno Rea

Piegari medico e umanista, appassionato cultore del sapere storico in particolare del Risorgimento italiano, è il leader del Gruppo Gramsci , attivo dalla fine degli anni ’40 e il 1954, un polo culturale di prima grandezza seguito oltre che da iscritti e simpatizzanti del PCI anche da chi subisce il fascino di un collettivo che ha portato in luce la più alta cultura e la ricerca storica. Piegari e il Gruppo contestano la linea «meridionalista» del PCI sostenuta da Amendola e dal quadro dirigente napoletano ( Cacciapuoti , Napolitano , Chiaromonte …).   Piegari e il suo Gruppo fedeli alla lezione di Gramsci che polemizza con l’impostazione salveminiana, sono convinti che la Questione Meridionale è questione nazionale che si può risolvere attraverso l’unione degli operai del nord con i contadini del sud. Diceva, il Piegari, che in Gramsci vi era una buona dose di diffidenza verso le forze locali, portate di fatto a forme di rivendicazionismo economicistico. Piega

L'impero virtuale di Renato Curcio

Un piccolo libro, si legge in qualche ora, ma vi lascerà la mente occupata per giorni interi. Tanti sono, infatti, gli elementi che Curcio ha analizzato e che aprono a una riflessione cosciente sull’ impero virtuale . La scrittura asciutta e discorsiva permette una comprensione del testo anche se i temi trattati sono enormi. Da non sottovalutare è la preziosa bibliografia che fornisce ulteriori indicazioni per chi abbia voglia di approfondire. Il libro non racconta la storia di Internet e non ci trovate delle prese di posizione a favore o contro, il lavoro di Curcio non si pone né tra gli “apocalittici” né tra gli “integrati”. Internet è tante cose: è evidente che ha velocizzato la possibilità di comunicare e semplificato lo scambio di contenuti, ma questo testo ci illumina, ci dà gli elementi di comprensione per svelare il mondo “altro” in cui il “me altro”, “un me con altro nome” virtualmente vive.  Siamo oramai abituati a considerare come normale il controllo dei contenu

Io volevo leggere il libro della Ferrante, Kaos blu, no. Cosa da #Stregathon #PremioStrega2015

Non ho mai letto nulla della Ferrante, ma partecipando allo #Stregathon mi sembrava cosa buona e giusta leggere il suo libro, anche perché nel frattempo il suo libro è passato nei 5 libri che si contenderanno il #PremioStrega2015. Una parte di me dice che non ce la può fare a leggerlo, l’altra che si deve.  Inizio.  Storia di una bambina perduta è l’ultimo volume che fa parte del ciclo L’amica geniale . - a me non piace leggere un ciclo partendo dalla fine. -   ma in questo caso ogni libro può essere letto come una storia a sé. - Ah, beh; sì, beh. Apro il libro: Indice dei personaggi. La famiglia Cerullo, La famiglia Greco, La famiglia Carracci, La famiglia Peluso, La famiglia Cappuccio, La famiglia Sarratore, La famiglia Scanno, La famiglia Solara, La famiglia Spagnuolo, La famiglia Airota. Gli insegnanti. Altri personaggi.  -Mi sembra vagamente la struttura di un fotoromanzo, di una soap opera, di una serie tv. - Sì, ma i libri della Fer