Corrado Augias torna al romanzo. Dopo aver dedicato diversi anni alla redazione di saggi, lascia Rizzoli e approda in Einaudi . Non ci ho trovato nel libro “poesia” ma gli intrecci e i dialoghi stuzzicano l’intelletto; Augias dissemina chicche culturali, da fine erudito qual è. Le schermaglie dialettiche tra Claudia e il suo fidanzato, Corrado, e i dettagliati riferimenti storici, sebbene filtrati dalla necessità romanzesca del testo, sono dei contributi alla conoscenza, un dono che il lettore può assaporare. La forma, puntuale, garbata a tratti ironica, che contraddistingue lo scrittore nel suo eloquio, la si ritrova nel testo scritto e poi se si ha la fortuna di interloquire con Augias e avere la copia autografata del libro, non fa male, anzi. Clara è una psicologa da poco laureata, rimane sveglia fino a tardi a studiare i casi delle grandi isteriche e dei medici che le ebbero in cura: Freud , Jung , Charcot . Wanda è una giovane donna, sposata con un uomo...