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Visualizzazione dei post da maggio, 2016

La reliquia di Costantinopoli di Paolo Malaguti

Ho deciso, quest’anno, di iniziare la mia partecipazione allo #Stregathon - lo sport per lettori forti-, ideato da Diana D’Ambrosio , che consiste nel leggere i libri finalisti che si contendono il Premio Strega , con La reliquia di Costantinopoli perché lo scorso anno Neri Pozza , casa editrice del libro, con Il genio dell’abbandono di WandaMarasco mi aveva regalato la più bella esperienza di lettura di tutti i libri partecipanti al Premio Strega . Quest’anno il livello generale delle opere è inferiore rispetto allo scorso anno e anche il libro di Malaguti , un romanzo storico, lo conferma: narra la caduta dell’Impero Romano d’Oriente e le vicende di un mercante greco di Costantinopoli e del suo socio ebreo-veneziano.  Il pretesto narrativo è il recupero di un manoscritto che il precettore di Giovanni, il mercante Gregorio Eparco , aveva raccomandato di nascondere. Il manoscritto è un diario scritto in greco che racconta i giorni che precedono la caduta di Costantinopoli

Aspettando Bojangles di Olivier Bourdeaut

L’amore è stato raccontato in tanti modi, ha riempito pagine e pagine di libri, i grandi scrittori hanno scritto pagine memorabili, il solo pensiero di cimentarsi sfiora l’impresa o la presunzione.   Bourdeaut ha compiuto un’impresa, ha scritto una storia d’amore inedita, sorprendente, ed è riuscito con la sua prosa a toccare ogni corda dei sentimenti. Un uomo è innamorato di sua moglie, al punto che asseconda la sua pazzia e per tutta la vita, racconta a sé e a suo figlio una bella storia, per sfuggire dalla realtà banale e triste, per sfuggire dalla gabbia che la società e gli uomini superficiali costruiscono intorno alle vicende umane. Non può essere ricondotta, la vita di un individuo, solo sotto i lumi della razionalità, a una classificazione, a una categoria;  l’uomo è più complesso di una legge, di una regola. A seguito dell’incendio della casa, i medici certificano con un nome la malattia, schizofrenia bipolare e rinchiudono Renée, o la nuova Joséphine, o la nuova

Notturno cileno di Roberto Bolaño

Non potete non leggere, se non lo avete già fatto,   Notturno cileno , l'ultimo grande romanzo di   Roberto Bolaño   che in Spagna venne pubblicato nel 2000 quando era ancora vivo (è morto nel 2003), e ripubblicato da Adelphi quest’anno e tradotto da  Ilide Carmignani . Un prete cileno, Sebastián Urrutia Lacroix , in una notte di agonia e delirio ripercorre la sua vita.  Poeta, critico letterario e appartenente all’Opus Dei , ha dovuto accettare gli incarichi più strani, come dare lezioni di marxismo a Pinochet e ai membri della sua giunta, come prender parte a serate letterarie in una villa alla periferia di Santiago, dove venivano torturati gli oppositori politici al regime. Una storia di poco più di cento pagine, senza capitoli né paragrafi, un domino di parole, un flusso di coscienza. Apri il libro, leggi l’incipit: “ Ora muoio, ma ho ancora molte cose da dire. Ero in pace con me stesso. Muto e in pace. Ma all’improvviso le cose sono emerse. La colpa è di quel g