Due donne anziane, una
pazza, l’altra affetta da Alzheimer(?). Nessuno le ascolta e chi lo fa
non dà credito alle loro parole, eppure conoscono la verità.
Maud
Horsham è una donna di ottantadue anni, vedova, vive da sola.
La figlia Helen e due assistenti
domiciliari si alternano per dare una mano alla signora Horsham. Anche se in condizioni fisiche perfette, Maud ha una forma di demenza senile,
pian piano dimentica i nomi delle persone, non riesce a dare un significato agli
oggetti, confonde il passato con il presente. Ha un pensiero fisso, l’unica ancora
con la realtà, ritrovare Elisabeth,
la sua migliore amica. "Elizabeth è
scomparsa!" è scritto sui fogli che Maud si ritrova nelle tasche. Ma chi è scomparsa è davvero
Elisabeth?
La pazza ha perso tutto, la
figlia investita da un autobus, abbandonata dal marito, la casa sotto i bombardamenti della seconda guerra mondiale, e infine testa.
Settant’anni prima la sorella
della signora Horsham è svanita nel
nulla. Sukey era una giovane sposa
di un trafficante di beni al mercato nero, l’ultima volta prima della scomparsa
è stata sentita dai vicini urlare dopo essersi precipitata fuori di casa.
Nonostante le ricerche della famiglia e della polizia non viene mai ritrovata.
Emma
Heley intreccia il passato e il presente di una donna
anziana il cui tempo è annullato in una sola dimensione, il suo parlare è un
flusso in cui tutto confluisce, ricordi e fatti presenti. Ha commesso un solo
errore la scrittrice, sfuggito anche all’editor (vabbè io sono “ossessionato”
dalle parole, l’ho scovato, ma non faccio testo, vi dico solo che riguarda una
matita.). Heley ha scritto un giallo
originale, un romanzo con una trama straordinaria e dei personaggi che
rimangono impressi nella memoria anche dopo aver chiuso il libro.
Editore: Mondadori
Collana: i narratori
Anno di pubblicazione: 2014
Pagine: 280
Commenti
Posta un commento