Un piccolo racconto, meraviglioso. Pubblicato anonimo nel 1853. Un avvocato ha nel suo studio di Wall street due dipendenti che svolgono la mansione di scrivani, Tacchino (Turkey), un inglese basso e asmatico di sessant’anni, è un lavoratore instancabile al mattino ma dopo mezzogiorno il suo viso si accende come la grata del caminetto a Natale, da quel momento le sue capacità professionali vanno compromettendosi, si affaccenda e diviene arruffone e pasticcione. Pince-nez (Nippers), un ragazzo di venticinque anni, irritabile al mattino mentre nel pomeriggio è relativamente tranquillo. E poi c’è Zenzero un ragazzotto di dodici anni tuttofare. A causa della nomina all'Alta Corte di Equità, l’avvocato decide di assumere un nuovo scrivano. “In risposta a un annuncio, una bella mattina, si parò immobile sulla soglia del mio ufficio un giovane – la porta infatti era aperta, perché era estate. Rivedo ancora quella figura: pallidamente linda, penosamente decorosa, irrimedi