Proposta dal figlio Jacopo, cultore della storia della Danimarca, la storia di questo re appassiona Dario, che con la sua maestria ci racconta, attraverso documenti inediti, diari segreti, la Storia di un periodo tra il XVIII e XIX secolo.
La storia e la Storia si intrecciano, quella del visionario, progressista, Cristiano VII, re di Danimarca e Norvegia, e quella di un regno e delle idee illuministe che si stavano diffondendo in tutta Europa e che culmineranno con la Rivoluzione Francese.
Cristiano VII soffrì di gravi problemi mentali - «La gente dice di me che sono pazzo per certe mie intemperanze. Ma cosa si dovrebbe dire di tutta quanta questa umanità che non sa far altro che scannarsi e far scorrere sangue come fiumi magari per una questione di fede o di razza.» - ma nonostante tutto, o proprio perché pazzo, riuscì a stravolgere la realtà politica, economica di quel tempo e del regno, indotto da un medico, Struensee, un'archiatra e dai pensieri di Rousseau e Voltaire.
Il percorso di riforme venne proseguito dal figlio Federico VI; il giovane regnante riuscì a concepire una rivoluzione senza stragi ma attraverso la dialettica.
Una storia poco conosciuta, che ci viene raccontata da Fo attraverso i diari dei protagonisti, e così di narratore in narratore scopriamo gli intrighi, i giochi di potere, colpi di Stato e le riforme: abolizione della tortura, libertà di stampa, abbattimento dei privilegi di casta, promozione della cultura e dell’istruzione.
C'è un re pazzo in Danimarca di Dario Fo
Editore: Chiarelettere
Collana: Narrazioni
Anno di pubblicazione: 2015
Pagine: 144
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