Nel
numero del «New Yorker» uscito il 18 giugno 2012 è stato pubblicato il racconto
The Golden Vanity firmato Ben
Lerner, in cui un narratore in terza persona riporta le vicende di uno
scrittore che deve affrontare un’operazione ai denti ed è indeciso se usare
un’anestesia parziale o totale.
Nel mondo a venire Ben, il
protagonista, è un poeta che ha esordito da poco nella narrativa con un libro
che ha raggiunto un inaspettato successo di critica. Ha scoperto di avere una
malformazione cardiaca, riceve la richiesta di donare il suo sperma per un’inseminazione
artificiale da Alex, la sua migliore amica, che lo ritiene capace a livello
genetico e pratico di essere un padre. “Ti ho scelto per e non malgrado i tuoi
difetti, ” gli dice Alex “ una nuova strategia di accoppiamento per le donne
del nuovo millennio la cui priorità è tenere alla larga i più disastrosi padri,
non formare una famiglia nucleare.” riflette il protagonista che intanto
butta giù un racconto, intitolato The
Golden Vanity poi pubblicato sul New
Yorker, da cui ha intenzione di costruire un romanzo. Lo stesso
romanzo che è ora fra le nostre mani.
«Questo
libro sa di essere un libro e vuole pensare insieme al lettore al modo in cui
la realtà viene costruita e può essere ricostruita», spiega Lerner. Il titolo
originale è 10:04, l’ora in cui nel film Ritorno al futuro un fulmine
colpisce l’orologio del tribunale permettendo a Michael J. Fox di tornare al
presente dopo aver alterato il passato.
Io
non so se ci troviamo di fronte a un genio della letteratura mondiale però tante volte durante la lettura del suo libro mi sono fermato a
pensare; è un libro che scava nel profondo come solo un poeta, e Ben Lerner lo
è, può fare. Quello che so è che ho letto qualcosa di nuovo, di potente, che mi
ha scosso. Tante sono le riflessioni artistico – filosofico disseminate nel
libro, il tempo, l’identità, il valore artistico, a proposito Alena la sua
ragazza ha l’idea di recuperare opere d’arte che per qualche motivo hanno
perduto valore, sono state declassificate ad oggetti e Lerner scrive “ Provavo
un senso di pienezza indistinguibile dallo svuotamento nel tenere in mano un’opera
alla quale era stato sottratto il valore di scambio, un oggetto che era per il
resto immutato. Era come se potessi registrare fra le mie mani un trasferimento
di peso lieve ma di importanza cruciale: i ventuno grammi dell’anima di mercato
erano volati via.”. Tutto, dalle riflessioni ai dialoghi, alle poesie, al
flusso di coscienza, alle immagini, è tenuto insieme da una magnifica e unica
capacità narrativa.
Dopo
aver letto questo libro “Tutto sarà com’è ora solo un po’ diverso.”
Editore: Sellerio
Anno di pubblicazione: 2015
Pagine 300
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