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Faubourg di Georges Simenon



René De Ritter nato in un faubourg - parola del francese arcaico (sobborgo, periferia), che nel francese moderno è stata sostituita da banlieue - ha abbandonato la sua famiglia e la sua città all’età di 17 anni per arruolarsi nell’esercito, senza fornire, per ventiquattro anni, alcuna notizia di sé. 

Ha lottato per sfuggire alla mediocrità del faubourg, della sua famiglia, dei suoi amici, ma all’età di 43 anni accompagnato da Léa, una ragazza che fa la vita, conosciuta un paio di mesi prima in una casa di tolleranza di Clermont-Ferrand e trascinata fin lì con la promessa di far soldi, ritorna in quel posto che l’ha visto nascere. 

Vestito di nero con un cappello a larghe tese, che gli dava l’aria di un attore in tournée, René è, adesso, un uomo misterioso, il cognome con cui si presenta non è il suo, negli ultimi vent’anni ha girato il mondo alla ricerca di qualcosa, ma neanche lui sa cosa.




Il lettore si interroga, per tutto il racconto, su quest’uomo, perché è andato via, e perché è ritornato, cosa cerca? Una rivalsa, e su chi? Adesso, si può permettere di entrare, a testa alta, nella brasserie che esisteva già ai suoi tempi ma che non era alla sua portata, di alloggiare nell’albergo, nell’unico albergo al mondo che, per lui, non avesse un nome. Aveva abitato per diciotto anni lì vicino. Nel cortile aveva giocato a biglie con Albert, il figlio del padrone, che era suo amico. 

Poteva ritornare nel luogo della mediocrità e non essere riconosciuto – segno che la lontananza lo aveva elevato e purificato – ma così non era, non avevano dimenticato chi fosse la zia Mathilde, Marthe e soprattutto la madre che aveva per lui sempre lo stesso sguardo: un terzo grado! Pareva chiedersi se fosse finalmente accaduto. 

Che cosa? Non avrebbe saputo dirlo. Ma qualcosa! Per lei, qualcosa doveva fatalmente accadere e si sarebbe detto che aspettava con una segreta impazienza.

La stessa impazienza che accompagnerà il lettore per 136 pagine.

Faubourg di Georges Simenon 
Traduzione: Massimo Romano
Editore: Adelphi
Collana: Letteratura francese
Anno di pubblicazione: 2013, 2° ediz.
Anno di pubblicazione edizione originale:1960 (Einaudi)
Pagine: 136

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