Passa ai contenuti principali

Elisabeth di Paolo Sortino (Einaudi)




Josef Fritzl, nel 1984, sequestrò la figlia Elisabeth e la tenne reclusa per ventiquattro anni, generando con lei sette figli. Questo orribile fatto di cronaca è servito a Paolo Sortino, autore esordiente, per costruire una struttura narrativa che indagasse gli abissi dell’animo umano.

Elisabeth, editore Einaudi, è un romanzo crudo. Ho avuto bisogno di un periodo di decantazione prima che i concetti, abilmente disseminati dall’autore, venissero allo scoperto.

La trama: un abbaglio di abuso all’umanità.

Un amore distorto quello di Fritzl che per i diciotto anni della figlia le “dona” un viaggio nel sottosuolo al buio, in un claustrofobico atto di possesso che indurrebbe un’assenza di speranza, ma lo spirito umano riesce sempre a districarsi e ad amalgamare la sua essenza dove non ti aspetteresti.

Una storia che è altro rispetto alla realtà, e dove le somigliasse non ne sarebbe una copia perfetta. La finzione letteraria aumenta la realtà, creando un’altra realtà, infatti nello specchio non riflettiamo esattamente ciò che siamo.

Troppo spesso, votati alla spasmodico pensiero di ciò che vorremmo, rimaniamo inermi e passivi di fronte a ciò che siamo; solo risolvendo il conflitto duale tra interiorità ed esteriorità potremmo accettare la realtà che si costruisce davanti ai nostri occhi, e viverla.

Elisabeth ci riesce nel momento in cui non cerca più ragioni su ciò che non dovrebbe essere e cresce insieme al bunker.

Elisabeth di Paolo Sortino

Editore: Einaudi

Collana: Supercoralli

Anno di pubblicazione: 2011

Pagine: 220

Commenti

Post popolari in questo blog

Nel mondo a venire di Ben Lerner

Nel numero del « New Yorker » uscito il 18 giugno 2012 è stato pubblicato il racconto The Golden Vanity firmato Ben Lerner , in cui un narratore in terza persona riporta le vicende di uno scrittore che deve affrontare un’operazione ai denti ed è indeciso se usare un’anestesia parziale o totale. Nel mondo a venire Ben, il protagonista, è un poeta che ha esordito da poco nella narrativa con un libro che ha raggiunto un inaspettato successo di critica. H a scoperto di avere una malformazione cardiaca, riceve la richiesta di donare il suo sperma per un’inseminazione artificiale da Alex, la sua migliore amica, che lo ritiene capace a livello genetico e pratico di essere un padre. “ Ti ho scelto per e non malgrado i tuoi difetti , ” gli dice Alex “ una nuova strategia di accoppiamento per le donne del nuovo millennio la cui priorità è tenere alla larga i più disastrosi padri, non formare una famiglia nucleare .”  riflette il protagonista che intanto butta giù un racconto...

La strana biblioteca di Haruki Murakami

Questa mattina come è iniziata la giornata, avrei voluto che finisse all’istante, poi penso a un libro - mi rifugio sempre dentro le storie di un libro quando le cose non vanno -, ma quale? Il libro migliore in questi momenti non può essere altro che di Murakami anzi è necessaria la sua scrittura; il giapponese ha la capacità come pochi di alienarti dalla realtà, trasportarti in altri mondi, mondi che si intrecciano. La strana biblioteca, un piccolo racconto del 2005, pubblicato da Einaudi lo scorso anno, ha queste caratteristiche: un bimbo entra in una biblioteca alla ricerca di un libro che gli faccia conoscere come venivano raccolte le tasse nell’Impero Ottomanno, segue un vecchio che dovrebbe portarlo nella sala lettura, perché il libro non può essere dato in prestito ma letto sul posto, percorrono un lungo corridoio e tante biforcazioni, la biblioteca diventa un labirinto e al termine del viaggio, il bambino, incontra l’Uomo-pecora . Il bimbo finisce in una trappola, l’...

L'egemonia digitale di Renato Curcio

Questo libro ci restituisce le narrazioni d’esperienza di chi ha partecipato a un cantiere socianalitico che si è interessato alle modalità con cui l’impero virtuale cerca di costruire una capacità egemonica sul mondo del lavoro. I lavoratori di diversi settori, sanitario, istruzione, giuridico, servizi, trasporti ecc.. hanno raccontato la loro esperienza di lavoro; il radicale cambiamento del lavoro ma più profondamente il proprio rapporto con gli strumenti digitali che mediano l’attività lavorativa. Il libro ci invita a riflettere su questo processo in atto da tempo, l’impatto delle nuove tecnologie sul mondo del lavoro e il disorientamento dei lavoratori. “Io sono l’Automa”, così si è presentato a una visita medica obbligatoria, un lavoratore Acea di Roma. “ In che senso, scusi?” gli ha chiesto la dottoressa. E lui, con un tono angosciato: ”Nel senso che ormai non sono più una persona, il tablet personale mi comanda come un robot; nel senso che mi sento un automa, gl...