Passa ai contenuti principali

Una barca nel bosco di Paola Mastrocola



Ti dicono che non sai stare al mondo. 
Ti dicono che sei asociale.
Ti dicono che sei diverso.
Ti dicono che sei pazzo.
Perché?

Hai la presunzione di essere un individuo! E quando sei adolescente, emotivamente fragile,  cadi nella trappola del branco, che ti coopta, oppure riesci a resistere.  E prima che sia troppo tardi, invece, di affannarsi nella ricerca delle grandi speranze e delle grandi illusioni sarebbe meglio realizzare se stesso, anche se sei una barca nel bosco

Tu ne quaesiĕris, scire nefas, quem mihi, quem tibi
finem di diderint, Leuconŏe

Gaspare Torrente è uno di queste "barche" che non seguono la rotta predefinita. Su suggerimento di una sua insegnante della scuola media, madame Pilou, si è trasferito insieme alla madre, dall’isola al nord a Torino, per proseguire gli studi; perché il ragazzo è portato.  Ma ben presto si rende conto di non riconoscersi e di non essere riconosciuto dal “mondo”.  E inizia a lottare con se stesso per adeguarsi, senza riuscirci. 

Già dalle prime pagine, ho percepito Gaspare come un conoscente, alcune volte un parente, altre volte me stesso. Tutto il caleidoscopio emotivo è passato al settaccio: leggendo si finisce ad avere tenerezza, solidarietà, incredulità, rabbia, sconforto, (speranza?).

Questo libro, pubblicato da Guanda, con il quale Paola Mastrocola - insegnante di italiano in un liceo della provincia di Torino - ha vinto il Campiello nel 2004, non è solo un romanzo ma anche una fotografia della nostra scuola e società: impietosa. 

Commenti

Post popolari in questo blog

eBook : Forum dell’Unesco; Kultur Convivio; Editech

E’ da diversi  anni che assistiamo ad un continuo vociare sul mondo dell’editoria e sui mutamenti che il progresso tecnologico, in questo settore potrebbe apportare. Il tema dell’editoria digitale è complesso, vi ruotano attorno diversi “attori” e molti sono gli interrogativi ai quali neanche gli operatori del settore riescono ancora a dare una risposta definitiva; il digitale ormai parte della nostra vita, l’ha anche cambiata. Da quanto tempo non spediamo o riceviamo una lettera, scritta a mano?  Quanto si è ridotto il numero di fax, ricevuti ed inviati? Quante pagine in meno stampiamo? Quante notizie leggiamo direttamente sul web, attraverso i giornali online o dai blog? In questa settimana si concentrano tre eventi, che fanno il punto su questi temi. A Monza , nella splendida cornice di Villa Reale , il secondo Forum mondiale dell' UNESCO , che è iniziato il 6 e si conclude oggi, affronta il tema: Il libro domani: il futuro della scrittura nell'era digitale . I partec...

La misura eroica di Andrea Marcolongo

Dopo il gran successo del primo libro, La lingua geniale , nel quale Marcolongo ci ha raccontato perché amare il Greco antico, l a scrittrice che non voleva più scrivere di antico, di greco, si è presa del tempo per intraprendere un viaggio interiore, alla fine ha scoperto che avrebbe perso parte di sé se avesse abbandonato l’antico. In questo libro non parla di lingua greca ma utilizza il mondo antico, Le Argonautiche di Apollonio Rodio , l’archetipo dei romanzi di formazione, il racconto della prima nave che solca i mari non per fare la guerra ma per intraprendere un’impresa impossibile; conoscere se stessi, incontrare l’amore, e intreccia il viaggio di Giasone e dei suoi compagni con il suo viaggio personale. Tre piani narrativi, il mito greco più antico, il viaggio e l’autobiografia.   C’è nel libro una cura delle parole che raramente ho riscontrato in altri libri, “ Quando non capisco qualcosa della vita io risalgo all’etimologia della Parola per capire e dare u...

Purity di Jonathan Franzen

Il libro è suddiviso in sette capitoli, interessante è il parallelo tra il regime socialista e quello digitale, tra i dossier della Stasi e quello della rete che mi ha fatto pensare all’ultimo libro di Renato Curcio , L'egemonia digitale e in particolare al passo in cui Curcio dice: “ Nel Grande imprigionamento digitale – a differenza dei totalitarismi che hanno afflitto il secolo passato – sono i nostri “dati” e i nostri “profili” che vengono rastrellati, deportati e internati mentre i nostri corpi vengono lasciati “liberi” di imbrigliarsi ulteriormente nella Rete affinché possano contribuire incessantemente a produrre gratuitamente ulteriori aggiornamenti. ” I personaggi sono complessi, ci sono intrecci erotici e soprattutto cerebrali, ognuno dei personaggi cerca di fare i conti con il passato, alcuni lo vorrebbero eliminare, altri metterlo in luce , tutti sono divorati dal senso di colpa e tutti hanno dei segreti e i segreti cosa sono se non il segno distintivo, la c...