Passa ai contenuti principali

Berlusconi ed il popolo italiano

Un ventennio di Berlusconi al potere ha fatto venire a galla un’ Italia ed un italiano medio che coperto da un velo di falsa formalità non vedeva l’ora di essere sdoganato.

Se è vero che il potere ci rappresenta, l’attuale classe dirigente è lo specchio della nostra società, di tutta o di una parte, sicuramente la maggioranza, che poi, i più non hanno sempre ragione la storia ce lo insegna.

Un fatto è inconfutabile stiamo peggio rispetto a prima, al netto di una difficoltà globale, c’è oggettivamente una responsabilità dell’imprenditore che si è “fatto da solo”, che ha, da quando è “ sceso in campo”,  assimilato il pubblico al suo privato; ma c’è anche chi lo ha sostenuto e continua a farlo, chi ha creduto e crede ancora in lui, chi è disposto a difenderlo anche di fronte alla più indecorosa realtà di fatti; e quindi c’è da chiedersi se l’Italia si trova, in una situazione  di default, è solo colpa di Berlusconi?

Il nostro è un popolo che da sempre ha battezzato in modo plebiscitario il potere, lo ha fatto con Mussolini, con la Democrazia Cristiana e i Socialisti di Craxi, ma ogni volta che il “palazzo” è crollato, sappiamo  tutti come è andata a finire; spinto dal vento il popolo ha abbandonato alla meno peggio la nave che affondava per seguire il nuovo che avanzava, d’altro canto non può andare diversamente, Don Abbondio è un personaggio letterario inventato da un italiano.

C’è poco da stupirsi quindi,  la storia si ripete e si ripeterà, chiusa l’esperienza Berlusconi, tutti ad aspettare il nuovo depositario del potere; i faccendieri ed i saltimbanchi, si affanneranno per esaudire i desideri del nuovo “sovrano”.

Il popolo italiano adora “ l’uomo solo al comando”, almeno, fin quando lo detiene. 

Commenti

  1. Si!
    Probabilmente ad alcuni italiani piace o gradiscono un solo uomo al comando, ma penso che sia una mezza verità.
    L'altra metà è che, costoro non hanno ancora metabolizzato cosa è la democrazia e quindi hanno bisogno di qualcuno che li aiuti con bastone e carota.

    RispondiElimina
  2. credo che il referendum istituzionale del 2 giugno 1946 che sancì la Repubblica rimane ancora oggi solo un atto formale, nel profondo l'italiano è Monarchico.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

XXI secolo di Paolo Zardi

Un venditore di depuratori d’acqua, che vende porta a porta, ogni giorno svolge il proprio lavoro con dedizione avendo come scopo la serenità della famiglia. Una moglie e due figli, Miriam e Marco. Eleonore in seguito ad un ictus va in coma e il marito, casualmente, scopre un cellulare della moglie del quale ignorava l’esistenza, e nella scheda SD delle foto di lei nuda. Chi era veramente la donna che aveva sposato e che si prendeva cura dei suoi figli?  Lui, il suo nome nel romanzo non viene mai rivelato, è costretto a fare i conti con la sua vita. Ambientato in un futuro prossimo del XXI secolo ormai decadente, il romanzo ci interroga sulle relazioni che viviamo abitualmente e dietro le quali si nasconde altro; un estraneo rispetto a ciò che si credeva di conoscere.  L’idea del romanzo è nata nell’autore da una notizia di cronaca nera che lo aveva colpito. Una donna, impiegata in una piccola ditta di pulizie era stata uccisa a casa sua; da principio si è sospettat

Numero undici di Jonathan Coe

L’ambizione di ogni lettore è leggere quanti più libri possibile, ma per quanto si riesca ad entrare nell'esclusivo club dei lettori forti, ci sono sempre tanti e tanti libri che ingrossano la lista dei desideri. Jonathan Coe faceva parte, fino a qualche giorno fa, di questa lista, ora che ho finito di leggere Numero undici , mi sto chiedendo come è stato possibile lasciarlo marcire per così tanto tempo in quella lista. Numero undici è composto da cinque storie, in ognuna compaiono due ragazze, il numero undici e dei ragni. Il romanzo si apre con Rachel e Alison, due ragazze di otto anni, compagne di scuola, che trascorrono qualche giorno dai nonni di Rachel nello Yorkshire . È il 2003, Rachel fa per la prima volta conoscenza della morte. Ascolta per caso dalla radio del nonno che David Kelly , scienziato e ispettore ONU, è stato rinvenuto cadavere ad Harrowdown Hill , una foresta nell'Oxfordshire . Qualche giorno prima, Kelly, durante un’intervista riteneva infonda

Nel mondo a venire di Ben Lerner

Nel numero del « New Yorker » uscito il 18 giugno 2012 è stato pubblicato il racconto The Golden Vanity firmato Ben Lerner , in cui un narratore in terza persona riporta le vicende di uno scrittore che deve affrontare un’operazione ai denti ed è indeciso se usare un’anestesia parziale o totale. Nel mondo a venire Ben, il protagonista, è un poeta che ha esordito da poco nella narrativa con un libro che ha raggiunto un inaspettato successo di critica. H a scoperto di avere una malformazione cardiaca, riceve la richiesta di donare il suo sperma per un’inseminazione artificiale da Alex, la sua migliore amica, che lo ritiene capace a livello genetico e pratico di essere un padre. “ Ti ho scelto per e non malgrado i tuoi difetti , ” gli dice Alex “ una nuova strategia di accoppiamento per le donne del nuovo millennio la cui priorità è tenere alla larga i più disastrosi padri, non formare una famiglia nucleare .”  riflette il protagonista che intanto butta giù un racconto, in