Passa ai contenuti principali

Poeti: parole logore



Ledbury è un paese della contea dell'Herefordshire,  in Inghilterra. Ogni anno si svolge il più grande ed importante festival di poesia, dall'1 al 10 Luglio.

I vincitori per l’edizione 2011 sono:

Per la categoria adulti C . J Allen, per la categoria dai 12 ai 17 anni Andrew Wynn Owen, sotto gli 11 anni Aimee Huges, rispettivamente con “The Elizabethans” , “Footage of Nureyev”, “The Lace Maker”.

L’altro anno è stato chiesto ai poeti di indicare la parola più odiata, quest’anno la parola o espressione che ha perso il significato, alcune delle risposte:

Allison McVety e Helen Ivorydevastato”, “devastante”: ammissibile per vere tragedie, come un lutto o un terremoto o una guerra, ma non per un volo cancellato o un goal mancato commenta McVety. Un moderno clichè usato oltremodo dalle persone le cui vite sono state devastate dal mancato passaggio alla fase successiva di X-Factor, racconta Ivory.

Anna Caldwellnessuno è mai morto per un cuore spezzato” : “ questa frase me la ripetevano quando ero giovane e probabilmente l’ho ripetuta ad alcuni amici angosciati”.

Sul Guardian tutte le “Worn – out words”.

Le parole o le espressioni che gli italiani hanno logorato? Basta aprire un quotidiano: “crollano le accuse”, “vite spezzate” , “scoppia il caso”…

Commenti

Post popolari in questo blog

La seconda mezzanotte di Antonio Scurati

Il 2 novembre scorso ricorreva l’anniversario della morte di Pasolini e, leggendo questo romanzo non ho potuto non ricordare le sue parole, forse perché tutta la sua opera, poesie, saggi, cinema e interventi in tv sono un grande archivio distopico.  “ Uno sviluppo senza progresso è regresso ”  diceva, il Poeta, e in questo romanzo vi è una visione di una società culturalmente regredita.  Siamo nel 2092 dieci anni prima una “Grande onda” ha sommerso gran parte delle terre emerse.  “ La catastrofe era stata un lungo evento che andava compiendosi , ma noi non avevamo avuto occhi per vederla né orecchie per udirla: era stata una catastrofe a rallentatore ”. Il relitto della città di Venezia è stata acquistata dal governo del Nord Italia da un colosso cinese  di telecomunicazioni, informazione ed entertainment controllato da burocrati del partito e l’ha ricostruita facendone un parco divertimenti con al centro dell’attrazione il “ Superdome ” in piazza san Marc...

L'impero virtuale di Renato Curcio

Un piccolo libro, si legge in qualche ora, ma vi lascerà la mente occupata per giorni interi. Tanti sono, infatti, gli elementi che Curcio ha analizzato e che aprono a una riflessione cosciente sull’ impero virtuale . La scrittura asciutta e discorsiva permette una comprensione del testo anche se i temi trattati sono enormi. Da non sottovalutare è la preziosa bibliografia che fornisce ulteriori indicazioni per chi abbia voglia di approfondire. Il libro non racconta la storia di Internet e non ci trovate delle prese di posizione a favore o contro, il lavoro di Curcio non si pone né tra gli “apocalittici” né tra gli “integrati”. Internet è tante cose: è evidente che ha velocizzato la possibilità di comunicare e semplificato lo scambio di contenuti, ma questo testo ci illumina, ci dà gli elementi di comprensione per svelare il mondo “altro” in cui il “me altro”, “un me con altro nome” virtualmente vive.  Siamo oramai abituati a considerare come normale il controllo dei con...

La compagnia delle anime finte di Wanda Marasco

Dopo il meraviglioso Il genio dell’abbandono , Wanda Marasco torna a raccontare Napoli. Città dei paradossi, palcoscenico ideale per i personaggi che vengon fuori dalla penna della scrittrice.  La voce narrante è di Rosa, seduta accanto al letto della madre morta, le parla, rievoca l’infanzia di Vincenzina, l’incontro con Rafele, suo padre, l’ostilità dei Maiorana, il prestito a usura prima subìto per pagare le cure di Rafele e poi praticato da Vincenzina, l’amica Annarella che vive con la madre pazza, il maestro Nunziata, e Mariomaria «la creatura che ha dentro di sé una preghiera rovesciata» ; tutte “anime finte” che hanno un guasto. La Marasco racconta nei suoi romanzi gli umiliati e gli offesi, la sua scrittura coglie le interiorità umane, le parole sono uno scandaglio che scendono negli abissi dell’animo di chi legge, lo scrutano, lo interrogano. Chi legge rimarrà incantato dalla scrittura poetica, evocativa, teatrale della Marasco . Il libro, tra i dodici...