Recentemente Ruth E. Linke, fidanzata di Mitchell, l’amico e illustratore de “Il giovane Holden” ha ritrovato tre lettere inedite di Salinger e le ha vendute alla Morgan Library and Museum di New York, che nel 1998 aveva gia' acquistato una collezione di 11 autografi inediti di Salinger, tutti inviati a Mitchell, con l'obbligo di mostrarli solo dopo la morte dello scrittore statunitense.
In queste lettere si ritrova la sua natura schiva e riservata, il “fastidio” per le pompose cerimonie di laurea, sollievo - durante un viaggio a Praga per visitare la casa di Franz Kafka – nel saperlo morto, così da non dover vedere la sua casa ridotta in “una trappola per turisti”.
In un'altra lettera a Mitchell del 1994 il leggendario autorecluso della letteratura americana affermava che all'epoca stava continuando a scrivere. "Sto lavorando, come ai vecchi tempi, piu' o meno" e prosegue «continuo a lavorare per diverse buone vecchie ore, davvero molto».
Salinger che non pubblico' piu' nulla dopo il racconto ''Hapworth 16, 1924'' apparso nel 1965 con queste parole, ci fa sognare ed alimentare la speranza di leggere un giorno altre pagine scritte dalla sua penna uno dei pochi capace di lasciarti spiazzato “e via discorrendo.”
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