Nato nel 1995 da un'idea dell'associazione culturale Comunità Aperta di Riccione, il Premio è dedicato all'inviata Rai uccisa in Somalia il 20 marzo 1994 insieme all'operatore freelance Miran Hrovatin e da quasi sedici anni rappresenta, a livello nazionale, uno dei più importanti momenti di riflessione e dibattito sul giornalismo d'inchiesta.
Domani nella serata conclusiva, saranno consegnati:
premio Speciale Ilaria Alpi a Roberto Saviano;
Premio alla Carriera, Bernardo Valli;
Premio Unicredit, Women and Leadership a Agnes Taile
Roberto Saviano non potra' andare di persona. Ma ha voluto lanciare un messaggio in nome della verità, e anche della speranza per un Paese migliore, concedendo al Premio Ilaria Alpi una lunga video-intervista che sarà proiettata domani alle 16.30 a Villa Mussolini in occasione dell'ultima giornata della manifestazione dedicata all'inviata Rai uccisa in Somalia nel 1994 insieme a Miran Hrovatin.
Afferma lo scrittore :"Fare verità' allo Stato non conviene, ma l'Italia è piena di talenti e da lì bisogna ripartire. Il talento di Ilaria ci permette di dire - io devo cercare di seguire questa traccia- . Devo seguire non solo il suo impegno, non solo il suo coraggio, ma la sua bravura nel fare le cose".
Ilaria scriveva e parlava l’arabo e aveva vissuto e studiato al Cairo, in questi mesi abbiamo assistito alla rivolta del popolo arabo, e la 17° edizione del Premio è stato certamente influenzato dal vento delle rivoluzioni del Nord Africa; alla giovane reporter camerunense Agnes Taile che aveva raccontato della corruzione del Governo camerounense e trattato temi come la disuguaglianza sociale, sarà assegnato il premio Unicredit.
In un periodo colmo di tante menzogne che nascondono ed annullano anche l’evidenza, il giornalista vero è quello che non si ferma davanti a nulla pur di fare il suo mestiere: raccontare i fatti, anche se “quando si dice la verità si è sicuri di essere scoperti, prima o poi.”
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