Passa ai contenuti principali

La compagnia delle anime finte di Wanda Marasco



Dopo il meraviglioso Il genio dell’abbandono, Wanda Marasco torna a raccontare Napoli. Città dei paradossi, palcoscenico ideale per i personaggi che vengon fuori dalla penna della scrittrice. 

La voce narrante è di Rosa, seduta accanto al letto della madre morta, le parla, rievoca l’infanzia di Vincenzina, l’incontro con Rafele, suo padre, l’ostilità dei Maiorana, il prestito a usura prima subìto per pagare le cure di Rafele e poi praticato da Vincenzina, l’amica Annarella che vive con la madre pazza, il maestro Nunziata, e Mariomaria «la creatura che ha dentro di sé una preghiera rovesciata»; tutte “anime finte” che hanno un guasto.

La Marasco racconta nei suoi romanzi gli umiliati e gli offesi, la sua scrittura coglie le interiorità umane, le parole sono uno scandaglio che scendono negli abissi dell’animo di chi legge, lo scrutano, lo interrogano. Chi legge rimarrà incantato dalla scrittura poetica, evocativa, teatrale della Marasco.


Il libro, tra i dodici finalisti al premio Strega, è anche bello, in copertina una foto di Piergiorgio Branzi la guagliunera che corre su per una scalinata tra panni stesi, un contrasto in bianco  e nero che “sottolinea l’essenziale”. 


Editore: Neri Pozza

Collana: Bloom
    
Anno di pubblicazione: 2017

Pagine: 240

Commenti

Post popolari in questo blog

Mare al mattino di Margaret Mazzantini

E’ la storia di due donne dei loro figli e di due Paesi ora amici ora nemici. Angelina ha vissuto per quarant’anni a Tripoli, a seguito del piano di colonizzazione del governatore Italo Balbo che portò decina di migliaia di Italiani in Libia, ma ben presto il deserto trasformato in orti diventò teatro di guerra e, la scoperta del petrolio ha mutato definitivamente il territorio, la società, l’economia e gli equilibri internazionali. La famiglia di Angelina cacciata dalla Libia quando arrivò in Italia erano gli anni settanta; un periodo di intense lotte politiche che sfociarono nell’estremismo. Sono gli anni del terrorismo e delle tante stragi ancora oggi senza nessun colpevole. In questo clima i tripolini erano soli, non c’era tempo da dedicare a queste famiglie. Oggi Angelina ha un figlio “ Vito guarda il mare. Sua madre un giorno gli ha detto devi trovare un luogo dentro di te, intorno a te. Un luogo che ti corrisponda .” Jamila è una madre ragazzina che fugge dalla guerra nel s

Nel mondo a venire di Ben Lerner

Nel numero del « New Yorker » uscito il 18 giugno 2012 è stato pubblicato il racconto The Golden Vanity firmato Ben Lerner , in cui un narratore in terza persona riporta le vicende di uno scrittore che deve affrontare un’operazione ai denti ed è indeciso se usare un’anestesia parziale o totale. Nel mondo a venire Ben, il protagonista, è un poeta che ha esordito da poco nella narrativa con un libro che ha raggiunto un inaspettato successo di critica. H a scoperto di avere una malformazione cardiaca, riceve la richiesta di donare il suo sperma per un’inseminazione artificiale da Alex, la sua migliore amica, che lo ritiene capace a livello genetico e pratico di essere un padre. “ Ti ho scelto per e non malgrado i tuoi difetti , ” gli dice Alex “ una nuova strategia di accoppiamento per le donne del nuovo millennio la cui priorità è tenere alla larga i più disastrosi padri, non formare una famiglia nucleare .”  riflette il protagonista che intanto butta giù un racconto, in

LIBERTA'

Tra le gabbie del dovere, il tarlo,  succhia voluttuoso  l’anima dispersa. Dondola l’idea di fuggire, tra le pieghe del volere, spossata dal lungo, sordo,  pungolo ormai insostenibile nell'immemore ricordo. Brivido, accarezza il Verbo che fu e ora soggiace nelle tenebre in visibili,  che l' oscurano.