Nei romanzi storici realtà e finzione si alternano, si mischiano; accade anche nell’ultimo libro di Magris . Il protagonista, che non viene mai nominato, è ispirato a Diego de Henriquez , nome poi italianizzato in Diego de Enriquez, fu uno studioso e collezionista triestino di cimeli soprattutto bellici. Enriquez fu un archivista della guerra, non perché amava i suoi orrori, ma, al contrario riteneva la pace il bene sommo dell’umanità, convinto che il Museo “ Centro internazionale abolizione guerre e per la fratellanza universale e per l’abolizione del male e della morte dal passato e dal futuro, a mezzo dell’invenzione del tempo quale conseguenza dello svincolamento dallo spazio-tempo ”, potesse essere un potente modo per ricordarlo. Il Museo venne realizzato dopo la sua morte, avvenuta in circostanze misteriose il 2 maggio 1974 , durante un incendio notturno sviluppatosi in uno dei suoi depositi. Diverse sono state le inchieste ma non hanno portato da nessun...
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