Passa ai contenuti principali

L'egemonia digitale di Renato Curcio



Questo libro ci restituisce le narrazioni d’esperienza di chi ha partecipato a un cantiere socianalitico che si è interessato alle modalità con cui l’impero virtuale cerca di costruire una capacità egemonica sul mondo del lavoro.

I lavoratori di diversi settori, sanitario, istruzione, giuridico, servizi, trasporti ecc.. hanno raccontato la loro esperienza di lavoro; il radicale cambiamento del lavoro ma più profondamente il proprio rapporto con gli strumenti digitali che mediano l’attività lavorativa.

Il libro ci invita a riflettere su questo processo in atto da tempo, l’impatto delle nuove tecnologie sul mondo del lavoro e il disorientamento dei lavoratori. “Io sono l’Automa”, così si è presentato a una visita medica obbligatoria, un lavoratore Acea di Roma. “ In che senso, scusi?” gli ha chiesto la dottoressa. E lui, con un tono angosciato: ”Nel senso che ormai non sono più una persona, il tablet personale mi comanda come un robot; nel senso che mi sento un automa, gli presto le mani è vero, ma per il resto quasi non decido più nulla; nel senso che questi ci pilotano…

Siamo immersi in un cambiamento sociale, e i più non ne sono consapevoli. “Nel Grande imprigionamento digitale – a differenza dei totalitarismi che hanno afflitto il secolo passato – sono i nostri “dati” e i nostri “profili” che vengono rastrellati, deportati e internati mentre i nostri corpi vengono lasciati “liberi” di imbrigliarsi ulteriormente nella Rete affinché possano contribuire incessantemente a produrre gratuitamente ulteriori aggiornamenti.”


Il libro si conclude indicandoci quattro pericolose tendenze digitali: l’autismo digitale, l’obesità tecnologica, l’ethos della quantità, lo smarrimento dei limiti. 


Editore: Sensibili alle foglie


Anno di pubblicazione: 2016

Pagine: 144

Commenti

Post popolari in questo blog

Sala d'attesa: dall'oculista

Ieri ho accompagnato mio padre nello studio del dottor …, oculista. Siamo arrivati alle sedici e trenta, in anticipo di quindici minuti. Nella sala d’attesa c’erano sei persone. «È chiaro che l’appuntamento non verrà rispettato.» ho pensato, facendo un cenno d’intesa a mio padre. Non si comprende se si verifica sempre un imprevisto oppure è una regola, per cui l’appuntamento salta. Credo piuttosto, sia un protocollo adottato da tutti gli oculisti per predisporre meglio il paziente alla visita. E immagino sia una materia di studio nei corsi di laurea di medicina: la sala d’attesa, approccio, strategie e modalità per una lunga attesa . Ma come il paziente si difenda dalla alienante attesa con assoluta abnegazione rimane un mistero. Ieri però ho potuto osservare delle tecniche che riporto in ordine decrescente di efficacia: Una signora che era seduta accanto a me ha aperto  – in preda ad isterismo -, la borsa, ha guardato dentro come se ci dovesse trovare chissà cosa e poi l’ha chius

XXI secolo di Paolo Zardi

Un venditore di depuratori d’acqua, che vende porta a porta, ogni giorno svolge il proprio lavoro con dedizione avendo come scopo la serenità della famiglia. Una moglie e due figli, Miriam e Marco. Eleonore in seguito ad un ictus va in coma e il marito, casualmente, scopre un cellulare della moglie del quale ignorava l’esistenza, e nella scheda SD delle foto di lei nuda. Chi era veramente la donna che aveva sposato e che si prendeva cura dei suoi figli?  Lui, il suo nome nel romanzo non viene mai rivelato, è costretto a fare i conti con la sua vita. Ambientato in un futuro prossimo del XXI secolo ormai decadente, il romanzo ci interroga sulle relazioni che viviamo abitualmente e dietro le quali si nasconde altro; un estraneo rispetto a ciò che si credeva di conoscere.  L’idea del romanzo è nata nell’autore da una notizia di cronaca nera che lo aveva colpito. Una donna, impiegata in una piccola ditta di pulizie era stata uccisa a casa sua; da principio si è sospettat

Mussolini, Soldi, Sesso e Segreti

Sesso come strumento di controllo e di potere: dossier, lettere, minacce, accuse vere e false oscenità, inganni, arresti, frodi, ricatti, utilizzati come arma politica. Ma non è attualità, anche se ci sono diverse affinità con il presente, segno che l’Italia non cambia e che la radice marcia è ben salda. E’ il film – documentario che questa sera alle 21:05 aprirà il nuovo ciclo “ La Grande Storia ”, con l’aiuto di documenti dell’ Archivio di Stato , vengono raccontate truffe e speculazioni, profitti illeciti, malversazioni, scandali, carriere strepitose del Regime. E poi soldi e sesso, ma anche Segreti . Rapporti con le logge, ed alleanza con i gran maestri, e la chicca, da poco svelata: nel 1942 Mussolini ha fatto accreditare su un conto dello IOR , l’Istituto Opere Religiose, la banca del Vaticano , ben tre milioni di dollari, circa 61 milioni di euro, con l’ordine di trasferirli negli Stati Uniti. Gli ingredienti sono ben noti, passano gli anni cambiano i commen