Un uomo di cinquant’anni torna coi pensieri all’estate in cui per la prima volta l’età si scrive in doppia cifra.
E’ un bambino e quell’anno conosce l’amore, "Ti piace l'amore?" chiese guardando dritto di fronte, dove si alzava la fiancata di una barca colorata di bianco e di una striscia azzurra. "Prima di questa estate lo leggevo nei libri e non capivo perché gli adulti si scaldavano tanto. Adesso lo so, fa succedere cambiamenti e alle persone piace essere cambiate. Non so se piace a me, però ce l'ho e prima non c'era” - discute di giustizia e ha fretta di crescere “Il mio corpo non mi sta a cuore e non mi piace. E’ infantile e io non sono più così. Lo so da un anno, io cresco e il corpo no. Rimane indietro. Perciò se si rompe, da lì dovrà venire fuori il corpo nuovo.”
Ogni parola è poesia, lo sguardo che si solleva dalla pagina, ogni volta, sembra proiettare davanti il mare, le barche dei pescatori, la spiaggia di fine settembre, l’odore delle alici fritte e del corpo che assorbe il sale di mare.
Si legge d’un fiato, purtroppo, ho letto la parola “chiusa”, dopo un punto e niente più, ho girato pagina, bianca. Ho mantenuto il libro in mano e anch'io come i pesci non ho chiuso gli occhi.
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