C’è chi le usa con verbosità, chi con parsimonia, chi, perché le ha ascoltate e le ripete e, chi ne conosce profondamente il significato; sono le parole. Ogni anno tante cadono in disuso sostituite da neologismi, anglicismi …, prima che sia troppo tardi e che vadano perdute per sempre alcuni “eroi” hanno pensato di mobilitarsi in favore della lingua italiana.
La Società Dante Alighieri, in accordo con quattro dizionari (Devoto – Oli; Garzanti; il Sabatini Colletti; lo Zanichelli) e con il supporto di “Io Donna” e “Corriere.it” ha lanciato la campagna "Adotta una parola" , il fenomeno è già presente in Spagna dal 21 aprile 2007 con il nome “Reserva de paraules” e in Inghilterra se ne occupa l’Oxford English Dictionary con il titolo “savethewords”.
Per custodire una parola occorre andare qui e poi scegliere la parola da adottare tra quelle proposte dai quattro vocabolari, indicare la motivazione della scelta e la sua citazione preferita, sottoscrivere una dichiarazione simbolica nella quale ci si impegna a promuovere la parola quando se ne ha l’occasione, invitare gli amici a partecipare, monitorare l’uso proposto della parola attraverso vari canali, segnalandone usi non appropriati o nuovi significati rispetto a quanto documentato dai dizionari. In questo modo chi partecipa al gioco diventa custode della parola, riceve un certificato elettronico e mantiene questa qualifica per un anno.
Io ho adottato “piacentiere” perché descrive meglio dei neologismi che oggi sono utilizzati, coloro che “abbondano sempre ... coloro che non resistono alla tentazione di farsi lusingatori e piacentieri del proprio popolo” come diceva bene Benedetto Croce.
Se vuoi, puoi candidarti come sostenitore e supportarmi partecipando così al gruppo creato intorno alla parola oppure sceglierne una e divenire custode.
Commenti
Posta un commento