Il 2 novembre scorso ricorreva l’anniversario della morte di Pasolini e, leggendo questo romanzo non ho potuto non ricordare le sue parole, forse perché tutta la sua opera, poesie, saggi, cinema e interventi in tv sono un grande archivio distopico. “ Uno sviluppo senza progresso è regresso ” diceva, il Poeta, e in questo romanzo vi è una visione di una società culturalmente regredita. Siamo nel 2092 dieci anni prima una “Grande onda” ha sommerso gran parte delle terre emerse. “ La catastrofe era stata un lungo evento che andava compiendosi , ma noi non avevamo avuto occhi per vederla né orecchie per udirla: era stata una catastrofe a rallentatore ”. Il relitto della città di Venezia è stata acquistata dal governo del Nord Italia da un colosso cinese di telecomunicazioni, informazione ed entertainment controllato da burocrati del partito e l’ha ricostruita facendone un parco divertimenti con al centro dell’attrazione il “ Superdome ” in piazza san Marc...

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