Ieri ho accompagnato mio padre nello studio del dottor …, oculista. Siamo arrivati alle sedici e trenta, in anticipo di quindici minuti. Nella sala d’attesa c’erano sei persone. «È chiaro che l’appuntamento non verrà rispettato.» ho pensato, facendo un cenno d’intesa a mio padre. Non si comprende se si verifica sempre un imprevisto oppure è una regola, per cui l’appuntamento salta. Credo piuttosto, sia un protocollo adottato da tutti gli oculisti per predisporre meglio il paziente alla visita. E immagino sia una materia di studio nei corsi di laurea di medicina: la sala d’attesa, approccio, strategie e modalità per una lunga attesa . Ma come il paziente si difenda dalla alienante attesa con assoluta abnegazione rimane un mistero. Ieri però ho potuto osservare delle tecniche che riporto in ordine decrescente di efficacia: Una signora che era seduta accanto a me ha aperto – in preda ad isterismo -, la borsa, ha guardato dentro come se ci dovesse trovare chissà cosa e poi l’ha chius