Mio zio, appena poteva, infilava in qualsiasi discussione, la sua convinzione che, nonostante l’assoluta diversità, nulla potesse separare i fratelli. E questo libro mi ha ricordato lo svelamento estivo, sotto i pioppi di quelle elucubrazioni. E già questo varrebbe un giudizio positivo sul libro ma, c’è di più. Piperno scrive bene, la costruzione dei personaggi è così meticolosa che, mi sembra quasi di averla conosciuta la famiglia Pontecorvo. Inseparabili ( Mondadori ) narra le vicende della famiglia Pontecorvo la cui genesi origina in Persecuzioni ( Mondadori 2010). I fratelli Pontecorvo si trovano agli antipodi, su ogni piano: caratteriale, estetico, verbale, sessuale ma, niente e nessuno potrebbe separarli. Dopo l’accusa di pedofilia, Leo, si chiude in cantina, Raphel, la moglie non lo nomina più e i due figli Filippo e Samuel non pongono domande. Il silenzio come rimedio per salvaguardare la fuoriuscita imprevedibile di qualsiasi parola; parlarne rievocherebbe il